lunedì 23 giugno 2008

Rifiutarsi


L'altra sera, trullo d'estate, me ne scendo in strada a buttare i rifiuti organici nel deputato contenitore di color marrone, e incrocio la mia vicina di portone, anche lei intenta alla nobile arte del produrre rifiuti.
Butta il suo sacchetto nell'indifferenziato e sento inconfondibile rumore di bottiglie che si rompono.
La campana blu del vetro è a 50 metri dall'indifferenziato. La mia vicina di portone ha un culo enorme e tondo, ma non di quelli che si fa fatica a portare in giro; anzi, lei lo dimena con una certa civetteria, consapevole che il genere ha un suo affezionato seguito. Più che spazientito, mi sono esasperato. Forse è troppo complicato, forse è troppo faticoso (per via del culo, ma non credo), forse la madama non si documenta sull'attualità, forse è daltonica (ma no, la campana ha a bella posta una forma diversa).
L'ho odiata sul serio, con quell'odio speciale che ho per le persone superficiali e idiote.

mercoledì 11 giugno 2008

Profumo di donna

Qualche pomeriggio fa ho visto "Profumo di donna" di Dino Risi. Nemmeno mi pensavo che esistesse; mi era piaciuto tanto quello con Al Pacino ed ero tutto contento e pensavo a quanto era bravo lui (e in effetti è bravo). Però questo di Risi è una botta pazzesca. E Gassman è un mostro.
Mi son peritato di andare a leggere il Mereghetti in proposito e lui, da bravo stronzo, fa le solite critiche sul finale "accomodante". Il fatto è che mi sembra tutt'altro, piuttosto un epilogo onesto e amaro, una considerazione cruda sul fatto che nonostante tutto alla fine si cede sempre alla necessità, alle cose comode, ai compromessi. Ci si scorda un po di se', gli impeti si placano e tutti siamo un po' meno integri, tutti siamo un po' meno dell'immagine che abbiamo di noi stessi. Tranne Mereghetti, che non resiste a guardarsi e si piace così, distaccato e snob.